In questa particolarissima forma di bodywork, le tecniche e i movimenti sono "ispirati" dalla musica (accuratamente pre-mixata in base ai principi del "sound healing"), per unire alle vibrazioni energetiche indotte dal tocco, quelle provocate dai suoni. L'operatore si unisce alla base musicale, emettendo suoni durante il trattamento, vicino a punti specifici del corpo. Una forma di bodywork meditativo di grande effetto, soprattutto per i riceventi che sono particolarmente sensibili alla dimensione acustica.

Ideale per contattare le memorie e la dimensione dell'inconscio, vivere intense esperienze energetiche e sbloccare emozioni.

Questa forma di bodywork integra tecniche miofasciali, stretching analitico e lavoro respiratorio, con l'intento di sciogliere le contratture, aiutare la funzionalità articolare e soprattutto favorire la circolazione energetica, spesso alterata dai blocchi muscolo-scheletrici. Le tecniche, proprio in quanto "liberatorie", conducono talvolta a sblocchi psicosomatici.

Una tecnica di ayurveda moderno, pensata in modo specifico per aiutare le situazioni di ristagno linfatico ed ematico.

Anche in questo caso vengono trattati tutti i distretti corporei, con manualità analitiche.

Ha una durata di poco superiore ai 60 minuti e si svolge prevalentemente in posizione supina.

La scioltezza articolare e l'allungamento muscolare sono essenziali per il benessere psicofisico e la corretta circolazione energetica. L'ayurveda ha sviluppato molte tecniche per ottenere questi risultati coordinandole in uno stile che può essere considerato il "padre" del thailandese.

Trazioni, leve, spinte e drenaggi, sapientemente coordinati, danno origine a un trattamento intenso, che comunica un senso di leggerezza fisica e di benessere energetico.