Ashwagandha - Withania Somnifera - scheda tecnica - Studio Lacchini - formazione culturale - percorsi evolutivi

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Ashwagandha - Withania Somnifera - scheda tecnica

Materiali
L'ashwagandha è una delle piante più utilizzate nella fitoterapia ayurvedica, per i disturbi di carattere nervoso, da squilibrio di vata e di rajas.

Il nome significa “ha l’odore di un cavallo” e, secondo la tradizione, conferisce la vitalità e l’energia sessuale del cavallo. In effetti la radice della varietà selvatica emana odore simile all’urina di cavallo. Viene spesso definita il “ginseng” indiano, in quanto si tratta di una pianta essenziale nell’effettuazione delle terapie di rasayana, ovvero di “ringiovanimento”. È  una delle piante migliori negli stati di debilitazione o di deficienza dei tessuti, soprattutto nei bambini, negli anziani e negli ammalati cronici, nelle persone sottoposte a superlavoro. In quanto riequilibrante di kapha agisce come un ricostituente, facendo acquisire massa corporea ma diminuendo gli stati edematosi e quindi migliorando la tonicità dei tessuti. In quanto riequilibrante di vata viene utilizzata come antistress e tonico per la mente. L’azione positiva su kapha e il rilassamento indotto, ne determinano l’effetto afrodisiaco (equilibra l’elemento acqua e toglie l’ansia). Ha qualità sattvika. Nutre e chiarifica la mente, dona un sonno profondo senza sogni.

1. Altre denominazioni


Nome inglese:  Winter cherry
Nomi sanscriti: Balada, Balya, Gandhanta, Hayahya, Punya, Pushtida,Vajinama, Vajini, Vataghni, Vrusha

2. Informazioni botaniche


Famiglia: Solanacee
Varietà: Ci sono due varietà: coltivata e selvatica. La varietà selvatica è sedativa, allucinatoria, diuretica e viene usata per uso esterno. La varietà coltivata è utilizzata per uso interno.
Habitat: Tutta l’India
Chimica: Nella radice della varietà selvatica c’è la sonniferina, un allucinogeno. La varietà coltivata contiene zucchero, gomma, resina e un pigmento per tintura.

3. Proprietà


Guna: umido/oleoso, leggero
Rasa: dolce, astringente, amaro
Vipak: dolce
Veerya: caldo
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Azioni: anabolizzante, carminativa, antielmintica, nutritiva, tonica, afrodisiaca (aumenta gli spermatozoi sino a 10 volte nel caso di oligozoospermia; senza effetto nell’azoospermia), sedativa, diuretica, ringiovanente.
Indicazioni: debilitazione generale, debilitazione sessuale, esaurimento nervoso, convalescenza, problemi della vecchiaia, dimagrimento nei bambini, perdita della memoria, perdita dell’energia muscolare, spermatorrea, superlavoro, deficienza dei tessuti, insonnia, paralisi, sclerosi multipla, debolezza della vista, reumatismi, affezioni della pelle, vitiligine, vesciche, tosse, difficoltà respiratorie, anemia, stanchezza, infertilità, ghiandole ingrossate, vermi, leucorrea.
Effetto sui dosha: V- K- P+ (se usata in eccesso aumenta ama)
Effetto sui dhatu: Shukra (afrodisiaco), mansa, meda (fa aumentare i tessuti), majja (sedativo)
Effetto sui mala: Mutra (toglie il bruciore)
Effetto sugli organi: Genitali (entrambi i sessi)
Precauzioni: Non va usata in stati congestizi acuti e in tutte le situazioni in cui c’è già ama elevato

4. Uso esterno


Riduce gli edemi e i dolori. Si usa una pasta creata con le foglie o le radici, applicandola sulle ghiandole cervicali allargate o su altri linfonodi gonfi. Il succo delle foglie di W.S. viene usato in gocce nei disturbi dell’orecchio, per scaricarlo e liberarlo. L’olio medicato viene usato nei disturbi di Vata e negli stati di debolezza generale.
Pelle: È usata per la vitiligine e altri disturbi della pelle. La cenere delle radici cicatrizza le vesciche quando viene applicata sopra. Favorisce anche la cicatrizzazione delle ferite

5. Uso interno


Sist. nervoso:  Essendo un sedativo e un tonico nervino è d’aiuto negli stati di atonia nervosa, esaurimento nervoso, svenimenti, capogiri, vertigini e insonnia.
Sist. digestivo: La polvere della corteccia stimola l’appetito, è carminativa, antielmintica e per questo viene usata nei dolori addominali, per la costipazione e i vermi.
Sist. circolatorio: Ha un certo effetto sul cuore, purifica il sangue e riduce gli edemi, perciò viene utilizzata negli stati di debolezza cardiaca, nei disordini del sangue e negli stati edematosi. Il decotto è utilizzato per l’artrite reumatoide.
Sist. respiratorio:  È un espettorante e ha proprietà antiasmatiche per le quali viene usato per la tosse. La cenere di W.S. presa con ghee e miele ha buoni effetti sull’asma. Se il flegma è fluido e sottile viene usata la cenere o l’estratto alcalino. Anche il decotto di corteccia può essere somministrato in dosi basse per la tosse e l’asma. Viene utilizzata anche come tonico per l’apparato respiratorio.
Sist. urinario:  È diuretica e dunque utilizzata nei casi di oliguria e anuria.
Sist. riproduttivo: Rigenera il sistema ormonale. Utile nelle situazioni di debilitazione sessuale, disordini del liquido seminale  (spermatorrea, infertilità). Ha proprietà afrodisiache, tende ad aumentare la libido e viene usata nella leucorrea dovuta a endometrite. Una mistura di 5 gr.di W.S., 10 gr. di ghee e 250 ml. di latte zuccherato è un buon tonico, nutritivo e afrodisiaco. Cura adeguatamente il mal di schiena delle puerpere.
Altri usi: Utile negli stati di convalescenza, per i problemi della vecchiaia, nel dimagrimento dei bambini, nell’astenia muscolare, reumatismi.

6. Modalità di utilizzo


Parti utilizzabili: Radici (bollite nel latte), sali, ceneri, foglie
Dosaggi: Polveri: 3/5 gr.; sali e ceneri: 2/3 gr.
Preparazioni: Decotto, decotto nel latte, polvere (da 250 mg. a 1 gr.), pasta, ghee medicato, olio medicato. Un decotto tipico è il seguente: decotto nel latte, zucchero grezzo (o miele), pippali (piper longum), riso basmati. Rallenta l’invecchiamento e catalizza i processi anabolici del corpo.
Farmacopea: Ashwagandhadi churna, ashwagandha rasayana, ashwagandhaghrut, ashwagandharishta, askandpak, maharasanadi, sukumarghrut, saubhagyasunthipak
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7. Note


W.S. è un ottimo alimento per le donne incinte deboli. Aiuta a stabilizzare il feto
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